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recensione Archivi - Pagina 3 di 3 - Nerd Attack

To the Moon: Quando il cuore batte

By NerdPensiero

Articolo a cura di Mirko Manzella

Probabilmente sono in un ritardo imperdonabile.

Come da titolo, stiamo parlando di un gioco che presenta qualche annetto sulle spalle ed averlo provato solo adesso mi riempie di vergogna – TANTA vergogna.

Tutti lo conoscono, tutti lo hanno giocato e tutti ne hanno parlato fino allo sfinimento.

Ai tempi, non potevo sapere di cosa stessero parlando e, a dirla tutta, me ne sono anche un po’ fregato;

si parla di Indie, la moda del momento, quella che oggi va forte e fa figo il gamer proprio perché “è alternative” e quindi mi sono detto: “No, grazie”.

Poi però arrivano quelle calde serate estive – ancor peggio quando hanno anche il nome di lunedì – in cui non hai davvero nulla da fare: le discoteche sono chiuse, gli amici sono in catalessi, i pub sono troppo poco affollati e tante altre beffe della sorte che non sto qui ad elencare.

Le cose sono due: o mi faccio un Disaronno sour in solitudine, o nerdo come un disperato.

La risposta: Entrambe le cose; ma con un portatile con una infima propensione al videogame, le alternative sono ben poche.

Tra un sorso di Disaronno ed una tiro di sigaretta, ricordo quel famoso “No, grazie” che dissi molto tempo fa in merito a quella categoria tanto in voga di questi tempi e specialmente a quel fantomatico titolo tanto decantato da recensori e giocato da ogni singolo youtuber.

Mi procuro To the Moon, lo avvio, lo gioco, lo gioco ancora; tre ore dopo mi ritrovo con un titolo completato, con gli occhi gonfi e rossi e con rivoli di lacrime sulle guance.

Non era mai successo e pensavo non sarebbe MAI potuto accadere; poi ho realizzato cosa fosse realmente successo.

Non ho giocato To the Moon; l’ho vissuto.

Il gioco, prodotto dalla Freebird Games e realizzato con il sofware “RPG Maker” (potrebbe farlo ognuno di noi, praticamente), si mostra con un comparto sonoro di tutto rispetto, toccante e fortemente inspirato e con uno stile grafico vicino ai classici JRPG dell’epoca d’oro dello SNES (Crono Trigger, Final Fantasy VI, Dragon Quest) ma con un tocco di realismo tangibile.

Non sto qui a parlare delle vicende, poiché rovinerei l’esperienza e cadrei inevitabilmente nello spoiler; anticipandovi solo che la storia gira intorno a due dottori – e nemmeno, ad essere schietti – che lavorano per un’agenzia che riesce, tramite un macchinario molto ispirato all’Animus di Assassin’s Creed ed al concetto di viaggio onirico di Inception, a far rivivere al proprio paziente in punto di morte il suo “ultimo desiderio”, manipolando i suoi ricordi e dando a quest’ultimo la pacca finale prima dell’eterno sonno.

Mi fermo qui.

Le mie dita non digiteranno altro.

Non posso e non voglio. Sarebbe un colpo basso verso voi lettori che, invece, meritereste qualcosa di diverso da una semplice recensione.

Non consideriamola una recensione, questa, semmai mi piacerebbe considerarlo con un “consiglio” sussurrato alle vostre orecchie.

Solo quattro parole, non troppo pretensiose, non troppo anomale: “Giocate To the Moon”.

Tutto qui.

Questo è un titolo che non deve essere visto giocare da qualche youtuber o robe simili; non deve essere letto ed appreso da qualche recensione ciceroniana; non dovreste nemmeno solo giocarlo per passatempo, sarebbe impossibile.

To the Moon riesce a farsi vivere dal giocatore, prima dalla testa e poi, inevitabilmente, dal cuore; facendovi viaggiare dentro voi stessi.

Un gioco che – e non esagero a dirlo – cambia molte cose: il vostro punto di vista, la vostra coscienza, la vostra vita da giocatori.

Non sono un tipo dalla lacrima facile – anzi – ma finire questo capolavoro ha lasciato dentro il sottoscritto un vuoto singolare; un’amara consapevolezza di come il videogioco non sia solo una forma d’arte, ma uno veicolo di sentimento e messaggio introspettivo.

Cari Nerd, giocate To the Moon, vivetelo, finitelo e, una volta fatto, andate a stringere forte le persone che amate.

Stonex One : La nostra Video – Recensione

By Tecnologia

Dopo averlo testato per circa 2 settimane è arrivato il momento di recensire uno dei smartphone, forse tra i piu chiacchierati del 2015 : Stonex One. Bene, la nostra non sarà una recensione al solo scopo di strappare views e like a tutto spiano, bensi’ sarà una recensione oggettiva e con cognizione di causa. Sappiamo benissimo quanto sia difficile risultare professionali e critici in una recensione del genere, ma come già abbiamo spiegato in quest’altro articolo ( clicca per leggere ) noi ce la mettiamo tutta per portare a voi la nostra esperienza utente. Senza troppi indugi cominciamo.

ECCO LA NOSTRA VIDEORECENSIONE :

 

 

 

 

FORM FACTOR : VOTO 6

La costruzione all’inzio pareva essere migliorata di molto rispetto a quanto si vedeva dai primi prototipi di luglio, ma è solo una vacua speranza dato che già dopo 3 giorni alcune cose cominciano a mostrare difetti di non poco conto. Prima tra tutti la feritoia in alto a destra che dovrebbe rendere possibile lo smontaggio in maniera agevole della back cover, bene questo non accade poichè quest’ultima è rientrata verso l’interno rendendo praticamente quasi impossibile questa ”manovra”. Oltre a questo dobbiamo fare i conti con una porta microusbche potremmo definire ”ballerina”, già dopo pochi utilizzi abbiamo notato un certo movimento poco felice. Diciamo che la costruzione e i materiali non sono tra i milgiori sul mercato, anche se le cornici non ci sono dispiaciute e anche il colore cosi sgargiante è stata un’ottima scelta di stile, aspetti che fanno guadagnare almeno la sufficienza in questo settore.

 

 

 

 

BATTERIA : VOTO 5.5 

Avete presente la solita frase dei professori: è intelligente ma non si applica? Questo è quello che ho pensato io in merito alla batteria di questo device. Lo Stonex One è dotato di una batteria da ben 3000 Mah. Dovrebbe essere un valore aggiunto, chiunque penserebbe di farci almeno una giornata stress in scioltezza. Purtroppo non è cosi. Il device soffre di Battery Drain importanti, tali da comprometterne un uso assiduo e prolungato. Io stesso avendolo portato a Berlino in fiera, ho notato che nonostante lo usassi poco e senza mai laconnessione 4G la batteria veniva sempre meno, per poi ritrovarlo alle 15:00 spento in tasca. Cosa molto grave, che però devo ammettere pare essere risolta con l’aggiornamento firmware CiaoOS 1.2. Il team Stonex ha confermato che con il futuro aggiornamento alla versione 1.3 ci dovrebbero essere ulteriori miglioramenti. Staremo a vedere. Per ora il nostro voto, ovviamente, non raggiunge la sufficienza.

HARDWARE : VOTO 7.5

Seppur poco ottimizzato a livello software bisogna ammettere che questo Stonex One ha tutte le carte in regola per essere considerato uno smartphone di media-alta fascia. Il processore è un ottimo Mediatek Helio X10 MT6795, coadiuvato da 3 GB di ram LPDDR3 e Gpu PowerVR G6200. Il comparto hardware è di alta fascia sulla carta, il problema è la poca ottimizzazione del device che non fa lavorare bene tutti i componenti. Memoria anch’essa di ottima fattura, abbiamo 32 GB di memoria eMMC 5.0 ( suddivisa in 5.9 GB per la memoria interna e i restanti GB per l’archivio ) dimostratasi molto veloce sia in scrittura che in lettura nei test effettutati ( come potete vedere dalle immagini qui sotto ). Voto non altissimo pregiudicato solo ed esclusivamente dal poco lavoro di ottimizzazione da parte del Team Stonex. Bisogna però sottolineare l’ottima fluidità dell’interfaccia, mai problemi di lag o cose del genere. I problemi sono legati soprattutto alla fotocamera ( 21 megapixel sensore Sony ) che fatica ad effettuare ottimi scatti anche in condizione di luce favorevole. Molto lenta anche nella messa a fuoco, ma analizzeremo il comparto fotografico nella sezione dedicata qui in basso.

 

 

GAMING : VOTO 7

Molto buone le prestazioni nel settore videoludico per Stonex one, che a parte qualche piccolo lag in Asphalt 8, rimangono di alto livello. L’esperienza Gaming è gradevole sopratutto anche grazie all‘ampio schermo.Abbiamo infatti un pannello 5.5 pollici con risoluzione altissima ( 2560 x 1440 ) e con densità di pixel di 534 PPI. I giochi vengono riprodotti quasi sempre al massimo della risoluzione supportata e il processore viene messo sotto stress ( quindi qualche piccolo lag possiamo anche perdonarlo ), seguendo la stessa linea bisogna evidenziare che le temperature sono sempre sotto i 50°. Ottimo lavoro in questo senso.

BROWSER : VOTO 8 

Voto alto per quanto riguarda l’esperienza web browsing, non si assiste quasi mai a impuntamenti del device o a caricamenti troppo lunghi. Da denunciare anche l’ottima copertura del segnale telefonico e della rete mobile 4G. Ci ha ricordato moltissimo i cari vecchi Nokia che prendevano il segnale ovunque. Tornando all’esperienza web bisogna dire che lo smartphone si comporta bene in qualsiasi circostanza ed è molto piacevole scorrere anche tra le pagine web in versione desktop. Come si può vedere nella nostra video-recensione anche un sito pesante e pieno zeppo di dati quale è il corriere della sera, viene gestito in maniera egregia dal terminale. Da non dimenticare anche l’opportunita che offre questo device nel doppio tap, ovvero ilre-size del testo che risulta essere molto comodo poichè rende la lettura più agevole senza dover navigare a destra e sinistra con il dito.

FOTOCAMERA : VOTO 4.5 ( RIMANDATO AD OTTOBRE )

Voto che rovina la media allo Smartphone di casa Stonex. Molto basso soprattutto a causa di un interfaccia fatta con i piedi e non ottimizzata per il sensore, che sembra quasi come se fosse castrato. Da un sensore targato Sony da 21 Mpx e con apertura f 2.0 ci aspetta ben altro. All’inzio con il primo firmware abbiamo dovuto fare i conti con una fotocamera lenta e poco reattiva. Le immagini venivano sempre mosse e mai ben definite. Sembrava quasi come se avessimo uno smartphone cosiddetto ” cinesone ” con dati tecnici pompati e con megapixel interpolati. Sappiamo bene che non è cosi e per questa ragione abbiamo voluto dare questo voto apparentemente basso ( ovvio che rimandiamo eventuali rivalutazioni all’uscita della tanto attesa Stonex Camera ). Dopo il primo aggiornamento importante è giusto sottolineare un deciso miglioramento, ma purtroppo ancora lontano dalle prestazione che auspichiamo non tardino ad arrivare. Qui di seguito vi lasciamo alcuni scatti effettuati sin ora ( è possibile vederli in formato originale semplicemente cliccandoci sopra ).

 

FOTO EFFETTUATE CON PRIMO FIRMWARE

 

 

 

 

 

FOTO SCATTATE CON SECONDO FIRMWARE 

 

 

 

 

 

 

 

 

AUDIO : VOTO 5

Non ci lamentiamo della mera potenza audio, ma i problemi ci sono per quanto riguarda la qualità di quest’ultimo. Molto spesso lo speaker di sistema riproduce un suono gracchiante e fastidioso. Assurdo, inoltre, un bug che a volte causa ,nonostante si imposti il livello al massimo, degli abbassamenti notevoli di potenza audio. Non sappiamo con precisione se la qualità potrà essere migliorata in futuro con altri aggiornamenti, ma per ora non ci siamo.

CONCLUSIONI

Smartphone che definire acerbo è quasi un eufemismo. Ci sono troppi problemi e per quanto possano sempre risolvere con degli aggiornamenti, sono fastidiosi da vedere e da notare. Uno smartphone quando esce dalla casa madre deve essere perfetto soprattuto se viene immesso sul mercato dopo tanti proclami e tante promesse. Molti addirittura dicono che è giusto che sia cosi, che lo smartphone cresce e crescerà grazie alla community dei cosiddetti ”breakers”, però a questo punto una domanda sorge spontanea : Come hanno scattato quelle fantastiche foto postate sulla pagina Facebook di Stonex ? Ai posteri l’ardua sentenza

Ant Man: il piccolo grande eroe

By Film, NerdPensiero

La cultura popolare lo sa da tempo: il vino buono sta nelle botti piccole. La stessa cosa può essere detta di alcuni supereroi.

Ant Man diretto da Peyton Reed è un piccolo gioiello, che fa onore alla tematica supereroistica e alla Marvel Studios. In parte Ocean’s Eleven, in parte Toy Story, con accenni di Assassin’s Creed e elementi alla Monty Pyton, Ant-Man ci regala quasi due ore di puro intrattenimento, con una storia avvincente, divertente e ben strutturata. Non mancano i richiami ai film della Marvel Studios già usciti e i suggerimenti ai film e personaggi ancora a venire, ma già annunciati.

Il film inizia con un giovane Hank Pym (Michael Douglas) che a causa di un non ben specificato incidente lascia lo S.h.i.e.l.d. La storia riprende poi ai giorni nostri dove un vecchio Pym è stato costretto a lasciare la sua società dall’ex pupillo Darren Cross (Corey Stoll). Il dottor Pym recluta allora Scott Lang (Paul Rudd), che nei fumetti è un ladro professionista, mentre nella versione cinematografica è una sorta di Robin Hood informatico del 21° secolo. Lang, che è appena uscito dal carcere diventa così il nuovo Ant Man, allenato da Pym e dalla figlia (Evangeline Lilly) armato della tuta di Ant Man che gli permette di ridursi di dimensione ma di conservare la forza proporzionale di un uomo di dimensioni normali, quindi sovrumane, date le dimensioni ridotte, ma soprattutto di controllare un esercito di formiche.

Pym quindi affida a Lang il compito di rubare l’armatura di Calabrone, versione moderna della tecnologia di Ant Man ed evitare che il malvagio Cross la possa utilizzare per scopi per nulla nobili o eroistici. La pellicola, degna aggiunta ai film prodotti dalla Marvel Studios è una delizia da guardare. La Storia rende su tutti i livelli e le performance degli attori sono eccellenti e credibili. Non mancano i momenti comici, sia da parte del protagonista, che dei suoi comprimari, una nota va spesa per Michael Peña, ottimo attore che, come Paul Rudd, riesce ad alternare ruoli comici a ruoli drammaticamente impegnati o d’azione. Anche l’inserimento nell’universo Marvel è fatto con gran stile e sagacia: l’utilizzo di uno degli Avengers nel film è sia divertente che molto d’effetto. Ant Man è forse il film più riuscito della Marvel Studios dopo Guardiani della Galassia, una pellicola da rivedere più volte con gusto.

Soocoo C10: Unboxing & Recensione

By Tecnologia

Molte sono le action cam sul mercato, tante le fregature e tante sono quelle costose. Oggi andremo ad analizzare una action cam che al suo prezzo di vendita farà sicuramente la differenza.

Vi stiamo parlando della Soocoo C10: prezzo di € 99,00.

Si avete capito bene solo 99 euro per accaparrarsi una action cam di tutto rispetto e con un parco accessori ( incluso nel prezzo ) da far invidia alle più blasonata Gopro Hero ( la più economica per intenderci ) che è stata immessa sul mercato da poco. Certo non vogliamo gridare al miracolo perchè i difetti ci sono, però è sempre ammirevole e degno di lode quando un’azienda emergente vuole mettere a portata dei più una tecnologia cosi interessante.

Questo tipo di prodotto ha fin da subito conquistato quella frangia di clienti che ha sempre desisitito nell’acquisto di una action cam a causa dei prezzi non sempre convenienti. Diciamolo pure le gopro sono un prodotto di nicchia e per professionisti, non di certo un prodotto adatto a persone che vogliono dilettarsi con riprese amatoriali delle proprie vacanze o delle proprie escursioni.

Ebbene questa piccola C10 potrà soddisfare le esigenze di questa tipologia di cliente, non troppo pretenziose è ovvio , con la sua massima risoluzione video ( 1080p ) e con il suo obiettivo grandangolare ( fino a 170°).

Al primo avvio, le prime prove con la Soocoo C10, mi hanno positivamente colpito in quanto nonostante le condizioni volutamente al limite nei test, se l’è sempre cavata egregiamente.

Anche in zone molto scure la ripresa rimane comunque discreta ed è praticamente assente rumore nelle immagini. Lo zoom digitale, come in tutta la categoria è presente, ma meglio farne a meno poichè crea artefatti, specialmente se impostato a 3X e 4X.Sconsiglio di andar oltre il 2X, e poi in queste Sport-Camera è una funzione che poco ci serve.

Nelle riprese effettuate in questi giorni si nota subito la bellezza dei colori, con una taratura di gamma tendente al blu. La gestione da parte dell’esposimetro elettronico è sempre all’altezza della situazione: luminosità, chiarezza del dettaglio sono sempre al top.

La cam ha un monitor da 1,5″ con un menù ispirato alla intuitiva semplicità, ed i pulsanti per impostare le funzioni sono ben disposti quanto ergonomicamente comodi.

In conclusione posso dire che la Soocoo C10 si tratta di una ottima actioncam curata anche nell’assemblaggio che mi ha soddisfatto per la qualità generale delle immagini (impressionante, la gestione in condizioni di scarsa illuminazione). Supporta microSD fino a 32GB e la batteria è una Li-Ion monocella da 3,7V 900mAh che assicura poco più di 60 minuti di registrazione in FHD 1080p/30fps.Abbastanza ricca la dotazione di accessori: una miriade si staffe, adesivi, supporti (tra i quali anche quello a vite per il cavalletto, oltre ad un utile orientabile).

Vi lasciamo qui di seguito la nostra video-recensione :

ASUS ZENFONE 2: ze500cl Unboxing & Recensione

By Tecnologia

Asus Zenfone 2 ha avuto fin da subito un ottimo consenso tra i vari potenziali acquirenti soprattutto perché forte del prezzo. Infatti Asus molto furbescamente ha sfornato più versioni omonime con differenze nelle sigle specifiche che però fanno la differenza per quanto riguarda il prezzo e soprattutto per le performance.

Oggi andiamo ad analizzare la versione più economica della serie Zenfone 2 ovvero la Ze500cl.

Partiamo subito col parlare del prezzo di listino, davvero molto interessante. Infatti solo € 199,00 per accaparrarsi uno smartphone che può contare su un hardware di tutto rispetto.

HARDWARE : 

All’interno di questa variante ZE500CL abbiamo un processore Intel Atom Z2560 dual core da 1,8 GHz. La RAM ammonta a 2 GB e la memoria interna a 8 GB. È anche disponibile una variante da 16 GB che consigliamo fra le due. Come si può dedurre dalle specifiche tecniche abbiamo una componentistica hardware davvero notevole.

Lo schermo da 5 pollici ha una risoluzione di 1280 x 720 pixel ed è in tecnologia IPS. La resa dei colori è molto buona, anche se vira leggermente ai toni scuri inclinando la visuale del telefono. La luminosità automatica è generalmente buona, anche se a volte è rimasta leggermente inferiore al livello che avremmo desiderato. Impostandola manualmente potrete arrivare anche a livelli di luminosità notevoli.

Supportato il doppio toppo per bloccare e sbloccare il display, così come varie gesture per avviare le nostre applicazioni preferite a schermo spento.

 

DESIGN : 

Il device è composto per la maggior parte da policarbonato che però risulta essere assai gradevole al tatto e abbastanza ben curato. Ovvio che non siamo dinanzi ad uno dei più bei smartphone del panorama hi-tech però tutto sommato è elegante e non troppo scontato.

Qui di seguito vi rimandiamo alla nostra Video-Recensione completa per una disamina più specifica.

VIDEORECENSIONE ASUS ZENFONE 2 ZE500CL

Vodafone Smart Prime 6: Recensione

By Tecnologia

 

Vodafone è sempre più presente sul mercato smartphone. Ecco che in questo 2015 esordisce con il nuovissimo Vodafone Smart Prime 6, uno smartphone dai mille volti. Il device in questione è sorprendente nell’esperienza d’uso quotidiana e sul mercato può rappresentare un vero e proprio best buy soprattutto per il suo prezzo di listino ( € 149 ).

Passiamo, quindi, alla nostra recensione nel dettaglio:  VIDEO RECENSIONE : 

 

FORM FACTOR : VOTO 8 Nonostante questo smartphone non sia dotato di materiali pregiati bisogna sottolineare un certo lavoro sotto il profilo design. La scocca posteriore, sebbene in policarbonato sembra quasi essere alluminio merito dell’ottima lavorazione della stessa che con una sorta di satinatura fa guadagnare punti alla bellezza del terminale. La back cover seppur removibile non contiene una batteria estraibile che sarebbe stata la vera ciliegina sulla torta. Il vano SIM è in formato micro e sulla destra vi è un vano per l’espansione della memoria.

DISPLAY : VOTO 7.5 E’ sempre ammirevole e degno di lode quando i produttori dei vari smartphone incrementano un buon display  con una buona risoluzione su device di questo calibro. Il display dello Smart Prime 6 è un ottimo pannello IPS lcd con risoluzione Hd ( 1280×720 ). Infatti in ogni circostanza lo smartphone restituisce un ottima resa grafica sia in sessioni di gaming che quando si guardano semplicemente foto e video.

BATTERIA : VOTO 5 Unica nota dolente è la batteria che fa perdere molti punti allo Smart Prime 6. Nonostante un buon amperaggio dell’unità ( 2500 mah ) lo smartphone alza bandiera bianca circa alle 18.00 pm. Purtroppo questo è dovuto alla poca ottimizzazione software del device che pregiudica un pessimo drenaggio della batteria.

HARDWARE / GAMING : VOTO 6.5 Ottima la dotazione hardware che può contare sul Quadcore Snapdragon 410 ( 64 bit ) coadiuvato alla scheda grafica adreno 306, 1 gb ram e 8 gb rom ( 5 GB liberi ). Lo smart prime si comporta sempre molto bene nel corso della giornata stress. Anche le sessioni di gaming più dure sembrano non dare troppi problemi al device che risponde sempre con prontezza senza mai grossi problemi o rallentamenti. Anche giochi pesanti come Asphalt 8 girano in maniera fluida e prestante.

BROWSER : VOTO 7 La potenza del processore si fa sentire soprattutto per quanto riguarda il Browser. Anche con siti molto pesanti e in versione desktop non ci sono lag o problemi di fluidità. Veramente ottima l’esperienza web browsing che risulta sempre veloce e utile sopratutto per l’ampia diagonale dello schermo ( 5.0 pollici ).

FOTOCAMERA : VOTO 4.5 Decisamente pessima la fotocamera che stona con il resto dello smartphone. Sebbene sulla carta abbiamo in dotazione un sensore da 8 megapixel le foto scattate risultano essere di bassa qualità con colori molto impastati e immagini poco definite. La nitidezza delle immagini sono solo un lontano miraggio per questo smart prime 6. Discorso nettamente diverso per la fotocamera anteriore che invece cattura immagini discrete.

AUDIO : VOTO 6 – Voto basso dovuto soprattutto per la collocazione poco felice dello speaker di sistema che ne causa come al solito uno strozzamento audio quando lo smartphone viene poggiato su ripiano fonoassorbenti. Tutto sommato però la cassa speaker restituisce un audio abbastanza buono e solo raramente fastidioso e gracchiante.

CONCLUSIONI :  Lo smart prime 6 è un buon device, consigliato a tutte le persone che si avvicinano al mondo smartphone per la prima volta. Dotato di un’ ottima componentistica hardware, se non fosse per la pessima qualità della fotocamera posteriore si potrebbe veramente ritagliare una grossa fetta del mercato di media bassa fascia. Purtroppo i difetti sono importanti e non di poco conto. Tutto sommato però è un device fluido e ottimo per chi della fotocamera ne può fare tranquillamente a meno.

Samsung Galaxy J1: Recensione breve

By Tecnologia

Samsung continua la sua infinita produzione di smartphone a volte anche inutili. Fortunatamente questo Galaxy J1 sembra non essere tanto inutile, soprattutto per la fascia di prezzo e il target che va a ricoprire. Galaxy J1 è un terminale molto interessante soprattutto per il prezzo ( € 129 ) che attira così molti potenziali clienti che si avvicinano per la prima volta al mondo smartphone. Certo le prestazioni non sono quelle  che dovrebbe ricoprire un medio gamma del mercato, però svolge il suo lavoro in maniera egregia e riesce a garantire un’ autonomia di almeno un giorno. Passiamo, dunque, alla nostra recensione nel dettaglio:

FORM FACTOR : VOTO 7 Nonostante non sia uno smartphone di pregio bisogna ammettere che questo dispositivo è molto carino e le sue linee sono accattivanti e mai scontate. Quest’anno la casa sudcoreana ha veramente fatto un passo in avanti in termini di design per i suoi dispositivi. Materiali costituiti da un ottimo policarbonato che ricopre lo smartphone, rendendolo così più resistente ad eventuali urti e cadute.

DISPLAY : VOTO 6 E’ certo che ad oggi vedere display di questa qualità fa rabbrividire ( risoluzione 480 x 800 ) ma in uno smartphone di questo livello non ci si poteva aspettare di più. Tale risoluzione è stata adottata soprattutto per favorire una maggiore resa della batteria in termini di autonomia. La diagonale di 4.3 pollici è sufficiente per un esperienza smart a tutto tondo. Pessima la visibilità sotto la luce diretta del sole.

ECCO LA NOSTRA VIDEORECENSIONE :

BATTERIA : VOTO 7 Come anticipato, la batteria ( 1850mah ) grazie alla bassa risoluzione del display riesce a garantire una giornata di uso intenso senza troppi problemi. Con il risparmio energetico attivo  arrivare a due giorni di autonomia non è un’utopia.

HARDWARE : VOTO 5.5 Questo smartphone non verrà annoverato sicuramente tra i migliori del 2015 nella sua fascia, soprattutto per il comparto hardware che è veramente scandaloso. Oggi avere a che fare con un dispositivo dotato di soli 512 mb ram è alquanto anacronistico e poco piacevole. Il processore è un discreto dual core spreadtrum cortex A7 1.2 ghz coadiuvato ad un scheda video Arm mali 400mp che non garantisce sessioni di gaming pesante. Lo storage è di soli 4gb espandibile mediante microsd fino a 128gb.

BROWSER : VOTO 6- Appena sufficiente l’esperienza web browsing che accompagna questo Galaxy J1. Il display certo non aiuta l’esperienza che non di rado deve subire vari problemi di lag e di mancata reattività ai comandi che si impartiscono. Senza mezzi termini diciamo che il browser è utile solo per consultare news su internet prettamente su siti studiati ad hoc per il mobile.

FOTOCAMERA : VOTO 6.5 Abbiamo due fotocamere discrete su questo terminale che per certi versi può apparire controverso dati i suoi alti e bassi. Sul retro abbiamo una fotocamera da 5 megapixel ( con flash led ) che riesce ad acquisire immagini abbastanza buone in diurna, da dimenticare le foto in notturna che sono sempre caratterizzate da colori impastati e poco definiti. La fotocamera anteriore da 2 megapixel è invece ideale per gli amanti dei selfie seppur poco nitidi.

AUDIO : VOTO 6.5 Lo speaker di sistema è discretamente potente anche se a tratti restituisce un suono gracchiante e poco piacevole. Capsula auricolare sempre perfetta in ogni circostanza. Comparto audio degno di uno smartphone di questa fascia.

CONCLUSIONI : Siamo dinanzi all’ennesimo smartphone di samsung che però può essere utile  per far avvicinare i neofiti al mondo della tecnologia mobile senza che quest’ultimi abbiano una pessima prima esperienza; causando cosi un repentino allontanamento. Piuttosto questo smartphone potrà accendere l’interesse di queste persone che rapite dalle potenzialità di alcune funzioni smart, avranno sicuramente presto il desiderio di acquistare un nuovo dispositivo ben più prestante. Potremmo definire il Galaxy J1 un’ottima fase di transizione.

Samsung Galaxy S6: Unboxing & Recensione

By Tecnologia

Dopo anni e anni di materiali premium solamente agognati dalla maggior parte dei clienti samsung , la casa sud Coreana si è decisa a fare il grande passo. Il nuovo Top di gamma, Galaxy S6, non delude sotto questo punto di vista. Linee eleganti e sinuose delineano il ristrutturato design del nuovo nato della serie Galaxy. Certo non sarà rivoluzionario come il suo gemello diverso Edge, ma il grande lavoro effettuato sotto il profilo design è notevole in entrambe le versioni. Non delude nemmeno il comparto hardware, dove samsung conscia dei piccoli problemi del prematuro snapdragon 810, ha furbescamente virato sullo sviluppo di un processore proprietario che vedremo comportarsi molto bene nel corso della videorecensione.

Finalmente in quest’ultimo top di gamma della serie Galaxy abbiamo un software adeguato e quasi sembra cucito su misura (Android Lollipop 5.0.1 a 64 bit). La Touchwiz è stata completamente ridisegnata e dove prima vi erano lag e problemi di fluidità ora termini come reattività e velocità sono quasi imperativi. Diciamolo pure, quest’anno il Galaxy S6 è il terminale da battere; anche se qualche problemino lo abbiamo riscontrato. Non vi anticipiamo nulla.

Partiamo subito con la recensione dettagliata :

FORM FACTOR : VOTO 9 Come anticipato prima, siamo dinanzi ad un terminale di alta qualità dotato di materiali sopraffini. Le linee eleganti di questo S6 sono il frutto di un grande lavoro che ha avuto il suo preludio con l’ormai dimenticato Galaxy Alpha e la nuova gamma Galaxy A. I lati sono completamente fatti di alluminio con un incavatura che ne aumenta il grip e ne assicura, quindi, un’ ottima impugnabilità. Il retro è avvolto da un pregiato Gorilla Glass 4 ( uguale al lato anteriore ) molto resistente ed elegante. La superficie del Gorilla Glass 4 trattiene molto le ditate però non tutto si può avere, se si vuole la bellezza e la qualità è ovvio che qualche piccolo compromesso bisogna esserci.

VIDEO delle nostre PRIME IMPRESSIONI:

DISPLAY : VOTO 9 Uno dei più bei pannelli mai visti su smartphone ( 5.1 pollici ). Risoluzione paurosa ( 2560 x 1440 – QHD – 577 ppi ) che restituisce immagini fantastiche e mai smorte. Colori a volte un pò troppo vividi ( possibile settare la taratura dei colori a proprio piacimento ) ma il super – Amoled è un display che risulta ancora una volta essere vincente e che permette un risparmio energetico avanzato senza eguali ( anche se leggermente meno performante di note 4 e galaxy s5 ).

BATTERIA : VOTO 6.5 Unica nota dolente per uno smartphone che altrimenti avrebbe rasentato la perfezione è proprio la batteria o meglio l’ottimizzazione della gestione di quest’ultima. In effetti la batteria in sé non è male (2550 mah ) anche perché sarebbe stato difficile fare di meglio con uno spessore abbastanza ridotto ( 6.8 mm ). Allora è facile intuire che c’è stata poca ottimizzazione software per quanto riguarda la gestione della batteria. Problema in parte arginato da un aggiornamento dell’applicazione Samsung Push service tramite play store. Infatti un sensibile miglioramento in termini di autonomia c’è stato dopo questo aggiornamento.

HARDWARE : VOTO 9 Tolta la fotocamera che analizzeremo in un focus dedicato, la dotazione hardware di questo Galaxy S6 è veramente degna di nota. Abbiamo un processore proprietario di ultima generazione Exynos 7420 octacore 64 bit ( composto da un quadcore cortex A53 1.5 GHz e da un quadcore cortex A572.1 GHz ). Il tutto accompagnato dalla nuova memoria ROM UFS 2.0  in tagli da 32, 64 o 128 gb. Memoria ram da 3 gb. Dotazione Hardware che garantisce delle prestazioni sempre al top in ogni circostanza. Si assiste sempre a delle animazioni fluide e mai troppo invasive.

GAMING : VOTO 9 L’ottima scheda video Arm Mali T760 restituisce un ottima resa grafica nonostante sia difficile con un display cosi risoluto. Ottima l’esperienza videoludica con questo terminale che sembra quasi non essere mai messo sotto stress, nemmeno con giochi pesanti che sprigionano una grafica davvero dettagliata. Una sola parola : Perfetto.

BROWSER : VOTO 9 Come non accadeva da molto tempo, quest’ultimo Galaxy S6 è davvero molto fluido nel esperienza Web Browsing. Ottimizzazione software ad alti livelli come detto più volte e questo influisce non di meno sulle performance del browser che non sempre ha brillato negli anni precedenti. Questa volta siamo dinanzi ad un browser stock perfetto senza lag e problemi di sorta.

ECCO LA NOSTRO VIDEO – RECENSIONE BREVE : 

FOTOCAMERA : VOTO 9.5 Quest’anno Samsung ha puntato alto. Il giudizio finale, come sempre, passa soprattutto anche per il voto del comparto fotografico. Una fotocamera retro che può contare su un sensore di altissima qualità da 16 Mpx con F 1.9. Quest’ultimo dettaglio ( F 1.9 ) è quello che fa veramente la differenza sopratutto in foto scattate in condizioni di luce scarsa e notturna. Dotata anche di stabilizzatore meccanico e software che durante le riprese effettuano egregiamente il proprio lavoro garantendo immagini stabili e mai mosse. Foto in diurna sempre buone e dai colori nitidi e ben bilanciati. Arriverà però presto un intero Focus dedicato alle prestazioni della fotocamera.

AUDIO : VOTO 9 Finalmente siamo tornati alla posizione migliore di locazione dello speaker di sistema. La cassa acustica torna sulla zona inferiore dello smartphone, facendo cosi in modo che il suono non venga strozzato quando il terminale viene posato su ripiani fonoassorbenti. Detto questo bisgona sottolineare un ottima resa in termini qualitativi e la presenza di bassi più corposi. Ottima anche la potenza della riproduzione audio. Capsula auricolare sempre perfetta e performante.

ECCO LA NOSTRA VIDEORECENSIONE ESTESA : 

 

CONCLUSIONI Bene eccoci arrivati alle conclusioni. Siamo finalmente dinanzi ad uno smartphone che ci sa sorprendere in tutte le maniere. Eccelle quasi in tutti i comparti : Fotocamere favolosa , forse la migliore su Android, batteria da rivedere. Consigliato a tutti coloro che non vogliono rinunciare al design e ai materiali premium in favore delle prestazioni che in questo caso ci sono e sono da vero titano. Galaxy S6 è lo smartphone da battere nel 2015.