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Era il novembre del 1961 quando il mondo conobbe per la prima famiglia di supereroi creati dalla fervida mente di Stan Lee: i Fantastici Quattro.

Un gruppo di amici che a causa di un incidente su un razzo sperimentale non schermato propriamente ottennero incredibili poteri che da quel momento utilizzarono per il bene dell’umanità, combattendo contro criminali di ogni genere e contro la loro nemesi più terribile il dottor Destino (Dr. Doom). Questa è sostanzialmente la premessa de i Fantastici Quattro, il primo fumetto della Marvel Comics.

Questo purtroppo non è la storia de i Fantastici 4 il film diretto Josh Trank.

La storia di questo nuovo reboot del franchise (c’erano già stati un film indipendente di scarsa produzione del 90 e un blockbuster del 2005) è un un film deludente e generalmente brutto da guardare.

Non volendo focalizzarsi sul cambiamento razziale di uno dei personaggi principali del quartetto (nei fumetti Jhonny Storm/La torcia umana, biondo con gli occhi azzurri, diventa sul grande schermo un ragazzo Afro-Americano -Michael B.Jordan- fratello di Sue Storm/La Donna Invisibile, che nel film, come nel fumetto è una donna bionda con gli occhi azzurri -interpretata da Kate Mara) Fantastici 4 delude su tutta la linea.

La storia è presa a mano basse dal ciclo di fumetti Ultimate Fantastic Four, dove nei capitoli iniziali, viene re-immaginata la nascita del quartetto: Reed Richards futuro Mister Fantastic, fin da tenera età mosta chiaramente di essere un genio, tanto che a 13 anni, aiutato dal suo migliore, ma non troppo intelligente, amico Ben Grimm scopre ed inventa il teletrasporto, crescendo viene notato da una Fondazione, la Baxter Foundation, che scova e, successivamente, istruisce i geni del futuro. Alla Baxter Foundation Reed Richards conosce Sue e Jhonny Strom e soprattutto Victor Von Doom, l’uomo con cui Reed costruirà un modello più grande di Teletrasporto in grado di trasportare materia organica.

Qui finiscono le similitudini con il fumetto.

Fantastic 4 risulta essere un accozzaglia di cose, che assomigliano a tutto e niente, gli attori, bravi individualmente, risultano troppo poco credibili, sopratutto a causa di un copione che è la versione riveduta e corretta (male) di un lavoro che in origine era bello ed intrigante. Successivamente all’incidente che dona ai 5 (si esatto 5) i loro superpoteri, la storia prende una piega alquanto patetica per chiunque abbia mai sentito parlare dei Fantastici 4, a iniziare da Ben Grimm/La Cosa trasformata in macchina da guerra per conto dell’esercito americano, e dalla torcia umana, diventato una specie di aereo caccia di fuoco dell’esercito.

Piccola nota deve essere fatta su questo dettaglio: é indubbio che oggi hollywood deve necessariamente mettere una “quota nera” nei propri film blockbuster, ma tra i ruoli del film bisognava dare la parte dell’uomo in fiamme ad un Afro-Americano!? Il Ku Klux Klan ringrazia.

Quello che particolarmente dà fastidio de Fantastici 4 è il Dottor Destino, nei fumetti questo personaggio è il dittatore dello stato, fittizio, europeo di Latveria, che a seguito dei un incidente viene sfigurato, egli allora inizia ad indossare un’armatura a metà fra il medievale e l’high tech e giura vendetta contro il mondo e l’uomo che , egli pensa, l’abbia tradito… Reed Richards.

Nel film Destino è anche lui un genio e come gli altri è vittima dell’incidente che gli dona i poteri di un … DIO!?

In quest’ultima incarnazione il dottor Destino, non indossa nessun armatura eppure ha il potere di fare addirittura esplodere qualcuno con la sola forza del pensiero.

Questo film è forse uno dei più grossi flop dopo il Daredevil con Ben Affleck. Forse più che i Fantastici 4 avrebbe dovuto chiamarsi i Mediocri 4

mm

Author Erick Cannamela

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